Domenica 25 gennaio 2015 si è svolta nella Riserva Bosco Pianelle “Passeggiando tra le querce”, un’escursione naturalistica per ammirare i boschi di querce della Riserva.
Nell’immaginario collettivo la Puglia è considerata la terra degli olivi; ciò ha portato a trascurare nel corso del tempo le querce, ancora abbastanza diffuse nella nostra regione, ma che nei secoli hanno subìto duramente l’avanzata dell’oliveto e dei campi coltivati.
Durante il percorso, lungo e articolato, ci siamo inoltrati nelle diverse formazioni vegetali del bosco, ognuna avente un suo fascino e delle caratteristiche peculiari, ma tutte un patrimonio comune: la quercia, specie arborea dominante del Bosco Pianelle, da secoli muta testimone dei cambiamenti (positivi e negativi) che hanno interessato il nostro territorio.
In pochi chilometri di tragitto abbiamo passeggiato sotto le folte chiome sempreverdi dei lecci, incontrando qua e là maestosi esemplari secolari circondati da un tappeto di ghiande, alimento fondamentale per molte specie animali come il cinghiale, il tasso e la ghiandaia. Ma a poco a poco la foresta sempreverde ha ceduto il passo al Fragneto, dove le foglie imbrunite dei fragni e delle roverelle contribuiscono a variegare in inverno l’aspetto del bosco.
Lo scopo della passeggiata non è stato solo quello di trascorrere una giornata a contatto con la natura, ma anche di conoscere e apprezzare l’importanza di questi alberi, indispensabili alla fauna come rifugio e fonte di cibo, all’uomo per il loro legname e per altri usi civici, e ancora di più per le funzioni ecologiche che svolgono, importantissime in un’epoca come la nostra, caratterizzata da antropizzazione ed elevato degrado ambientale. Basti pensare alla loro capacità di fissare l’anidride carbonica atmosferica, di produrre ossigeno e di prevenire l’erosione del suolo.
A conclusione della giornata abbiamo ammirato lungo il sentiero dei rari esemplari di Quercia castagnara, sulla quale sono ancora in corso gli studi degli esperti del settore, a dimostrazione della grande variabilità genetica di questi alberi.